Il disegno di legge di Salvini prevede delle deduzioni forfettarie legate al reddito e clausole di salvaguardia per garantire il gettito
La proposta targata Lega di rivoluzionare lāattuale sistema fiscale italiano introducendo una flat tax, vale a dire unāimposta unica per tutti i redditi delle persone fisiche e delle imprese, ha una particolaritĆ : mantiene il criterio di progressivitĆ del sistema tributario come previsto dalla nostra costituzione. Come spiega Armando Siri, consigliere economico del leader della Lega Nord Matteo Salvini, nel suo libro āFlat tax, la rivoluzione fiscale in Italia ĆØ possibileā, edizioni PassaPorta, lāapplicazione di una deduzione forfettaria legata al numero dei componenti del nucleo familiare e inversamente collegata al reddito dichiarato, permette di fatto di considerare la tassa forfettaria come progressiva.
Una seconda particolaritĆ della proposta leghista, che ha presentato sullāargomento un disegno di legge, sta proprio nel fatto di inquadrare la famiglia come nucleo fiscale, superando lāidea del singolo contribuente.
GETTITO TEORICO
Per superare lāattuale sistema impositivo formato da aliquote e scaglioni, la Lega propone una flat tax al 15%. Semplificando e arrotondando, Siri sottolinea come la base imponibile di 800 miliardi dichiarata dalle persone fisiche, produce oggi imposte per 150 miliardi. Questo dopo che contribuenti e professionisti si sono districati tra cinque aliquote (dal 23 al 43%), 70.000 norme fiscali e innumerevoli interpretazioni legislative. Lāaliquota unica al 15% porterebbe invece un gettito teorico di 120 miliardi che diventano 103 dopo lāapplicazione delle deduzioni forfettarie, oltre a una semplificazione normativa senza pari.
Applicando la flat tax anche alle societĆ di capitali, il gettito aumenterebbe di 18 miliardi a 121 miliardi di euro contro gli attuali, comprendendo le societĆ , 184 miliardi. Allāappello mancherebbero dunque 63 miliardi. Prima di riferire come il progetto sponsorizzato da Salvini intende recuperare questa voragine, ĆØ bene inquadrare il sistema di deduzioni forfettarie che rende lāimposizione progressiva, quindi in linea con la costituzione.
LE DEDUZIONI
Secondo la Lega, la flat tax dovrebbe essere accompagnata da una deduzione forfettaria di 3.000 euro per ogni membro della famiglia. Ma non in tutti i casi. Ecco la proposta: per i redditi fino a 35.000 euro ĆØ prevista la deduzione di 3.000 euro per ogni componente del nucleo familiare, compreso il contribuente; per i redditi da 35.001 a 50.000 euro la deduzione di 3.000 euro si applica per ogni familiare a carico; per i redditi superiori a 50.000 euro non ĆØ invece prevista nessuna deduzione. Questo porta a pagare imposte reali differenti sulla base del reddito imponibile e dei componenti del nucleo familiare. Si può avere il caso di imposte zero (famiglie di 4 persone e un reddito dichiarato di 12.000 euro lāanno) o di imposte al 15% (imponibile superiore a 50.000 euro). Questa āapparenteā ingiustizia si compensa ampiamente dallo āscontoā fiscale che il contribuente più facoltoso ottiene dal passaggio dallāattuale modello di tassazione a quello proposto dalla Lega, sconto che vale anche per chi ha redditi bassi, visto che oggi fino a 15 mila euro di reddito si paga il 23% di tasse. Il 15% non ĆØ stato scelto a caso.
LE COPERTURE
Secondo lo studio di Siri, gli oltre 60 miliardi di coperture mancanti dallāapplicazione della flat tax, si possono ampiamente compensare. In primo luogo recuperando risorse dallāeconomia sommersa. Lāintroduzione di una tassa equa porta a una naturale emersione del nero, che oggi pesa sullāeconomia per centinaia di miliardi di euro. La maggiore disponibilitĆ in capo alle famiglie porterĆ poi a un aumento dei consumi e quindi per lo Stato a un maggiore incasso dallāIva. Unāeconomia che torna a girare a pieno regime si traduce anche in un maggiore fatturato per le aziende che tornerebbero ad assumere per soddisfare lāaumento della domanda. Questo vuol dire più contributi pagati dalle aziende e più stipendi che a loro volta si traducono in consumi. Più prodotto interno lordo vuol dire più imposte. Un circolo virtuoso che porterebbe nelle casse pubbliche, secondo Siri, oltre 37 miliardi giĆ nel primo anno di introduzione della flat tax.
I RISPARMI
Ā«Bisogna tenere presente anche i risparmi che lo Stato può ottenere. Non sarebbero infatti più necessari gli incentivi alle imprese o i sostegni al lavoro come il Jobs act perchĆ© il sistema fiscale cosƬ concepito ĆØ incentivante di per sĆ©. I tagli alla spesa pubblica sarebbero di circa 12 miliardi lāanno, cifra, come le altre, estremamente prudenzialeĀ», dice Siri a Libero.
CāĆØ poi unāaltra via da percorrere per recuperare gettito e per compensare lo choc che il sistema tributario subirebbe nei primi anni del passaggio tra i due sistemi: il recupero del contenzioso con lāAgenzia delle entrate. La proposta da parte del Fisco di chiudere le cartelle con il pagamento di una piccola parte della cifra originaria dovuta (dal 6 al 25% a seconda dei casi) porterebbe, sottolinea Siri, a unāadesione di massa e lo Stato potrebbe cosƬ incassare altri 60 miliardi in soli due anni.
(fonte: Libero Quotidiano)